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Pulizia: l'emergenza del coronavirus ha dato un nuovo senso e una diversa profondità alla parola, imponendo di ripensare il concetto stesso di igiene e la sua valutazione. Fare le pulizie è una pratica quotidiana, ma grazie a questo libro diventa anche uno spunto per rileggere se stessi e il proprio stile di vita. Esperti da anni impiegati nel settore, i fratelli Alessandro e Marco Florio indagano le pulizie da più punti di vista, per capire come mai la stragrande maggioranza delle persone odi farle e perché vengano considerate una pratica umiliante, da evitare per quanto possibile. Il "pilota automatico", ossia l'abitudine a fare le cose senza porsi domande solo perché ci è stato insegnato così da bambini, è un errore - e può essere un rischio - in ogni pratica, anche in quella (peraltro vitale) di tenere pulito l'ambiente in cui viviamo. Il primo passo per approcciare in modo nuovo il tema dell'igiene è comprendere il significato degli atti che si compiono per raggiungerla e mantenerla, le profonde ragioni di ogni azione, il senso della pratica. Ecco quindi un libro che non è un semplice manuale per imparare a trovare divertente fare le pulizie - non è richiesto saperle fare, tanto meno iniziarle dopo la lettura - ma un modo per rileggere i propri movimenti quotidiani, tra necessità e gesti comuni. Di più, è il racconto di un viaggio, che ci porta a capire quanto siamo stati ingenui a credere di poterci disinteressare del pulito senza subirne le conseguenze.